Vedute, paesaggi, fondali, capricci architettonici,...

Capriccio architettonico settecentesco (alla maniera di Hubert Robert), con cornice dipinta in stile neoclassico, tempera su tavola, cm 90 x 120
Capriccio architettonico settecentesco (alla maniera di Hubert Robert), con cornice dipinta in stile neoclassico, tempera su tavola, cm 90 x 120

Al di là della semplice curiosità culturale, non è molto importante saper distinguere un "paesaggio" da una "veduta", nè una "veduta" da un "fondale scenografico": in ogni contesto artistico può essere preferibile usare un termine piuttosto che un altro.

Invece, ci sembra fondamentale fare una precisazione riguardante la differenza tra un quadro che abbia come soggetto una veduta (o un paesaggio, o altro termine equivalente) e una rappresentazione dipinta, con effetto ingannevole, di una veduta. La differenza c'è e risiede nel concetto di "scala dimensionale": se la scala adottata è "reale" (scala 1 a 1, ragionando in termini geometrici), avremo una rappresentazione ingannevole di una veduta (potremmo parlare quindi di fondale a trompe-l'oeil); al contrario, se la scala è diversa dal rapporto 1:1 (come nel caso di quasi tutti i dipinti che appendiamo al muro), allora ci troviamo alle prese con un "quadro" che ha come soggetto una veduta.

Volendo tradurre in termini molto concreti ed elementari, quando disegniamo un fondale scenografico su una parete, e desideriamo che sembri "realistico", come una vera apertura sull'esterno, dobbiamo attenerci scrupolosamente alle dimensioni reali dei particolari (le finestre, la strada, una statua, una sedia, ...), ovviamente tenendo conto della distanza che tali particolari hanno rispetto all'occhio dell'osservatore. Invece, quando disegniamo i particolari in un dipinto (un dipinto da appendere in un punto qualsiasi di un muro), useremo una certa scala di riduzione delle dimensioni, per cui l'opera rappresenterà l'immagine di una realtà "rimpicciolita", come allontanata dallo sguardo. E' esattamente l'effetto di una foto che riproduce un luogo: tutto è proporzionato, ma in scala ridotta.


Quattro vedute dipinte su parete con incorniciatura decorata ad effetto tridimensionale

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Giulio Clementi

Oratorio della SS. Annunziata, Via della Villa Cedri, 6/A - 50012 – Bagno a Ripoli (Firenze)

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