Già da bambino i miei colori non erano le matite colorate, o gli acquerelli a pasticche da sciogliere, né i gessetti o le cere, ma i tubetti ad olio: quelli già spremuti da mio padre Vittorio, il mio vero maestro di disegno e di pittura, ma soprattutto il maestro dei “materiali pittorici”, delle mescolanze dei pigmenti, delle alchimie (spesso maleodoranti) con i collanti animali o vegetali, con le polvere inerti che allora si chiamavano “biancone” o “bianco Meudon”.
Ricordo mio padre anche esperto di calligrafia, l’arte della bella scrittura eseguita a matita, a penna e a pennello: la calligrafia era stata, fino agli anni ’50, un corso di studi autonomo nelle scuole di disegno, corredata da libri voluminosi con meravigliose tavole della “bella scrittura”, che si diceva fosse la base del “buon dipingere”, così come i vocalizzi sono la base del “bel canto” e le scale sono la ginnastica primigenia del pianismo più ardimentoso.
Ovviamente, i riferimenti ispirativi non potevano essere che i grandi maestri della pittura figurativa: l’800 toscano e napoletano (Signorini, i fratelli Palizzi, Giacinto Gigante in primis), l’impressionismo francese, il divisionismo come sperimentazione affascinante con la frantumazione dei colori: i miei "capolavori insuperati" (ancora in visione nella nostra casa avìta), realizzati a 13 anni, furono una riedizione parziale del “Messa Prima” di Segantini, con la piccola figura del parroco che sale l’immensa scalinata della sua chiesa, e una riedizione integrale del somarello di Filippo Palizzi.
I miei primi dipinti ad olio (anni '60)
I dipinti ad olio negli anni '70
I dipinti ad olio negli anni '80
I dipinti ad olio negli anni '90
I dipinti più recenti (2000-2012)
______________________________________________________________
Giulio Clementi
Oratorio della SS. Annunziata, Via della Villa Cedri, 6/A - 50012 – Bagno a Ripoli (Firenze)
E-mail: giulioclementi@libero.it www.giulioclementi.jimdo.com
Ph. 347 9452483