Le pareti verticali
L. Le specchiature, delimitate da leggere incorniciature a rilievo, creano una razionale divisione geometrica delle pareti, aumentando il senso di intimità della sala, e suggerendo, nelle aree più vaste, una razionale distribuzione di dipinti e decorazioni.
M. In questa elegante sala da pranzo fiorentina, il committente (un importante direttore d'orchestra di origine russa), ha richiesto, per tutte e quattro le pareti, di ricreare le atmosfere della primavera e del disgelo delle nevi nella campagna russa, viste attraverso i vetri di una dacia. I riferimenti delle vedute sono ispirati a dipinti di vedute ottocentesche.
N. Le alte pareti di una living room, nel cuore di Firenze, hanno ispirato la realizzazione (a calce pigmentata con ossidi naturali) di ampi tendaggi policromi, che scendono dal soffitto completi di funi e di nappe dorate, con effetto trompe-l'oeil.
Un restauro esteticamente improponibile
Nei palazzi nobili non è infrequente affrontare il restauro di pareti che ricreano architetture e prospettive fortemente illusorie, con statue, archi, portali finti, cornici e rilievi di ogni genere. Qui ci troviamo nella Galleria Aurora di Palazzo Corsini a Firenze, tra gli affreschi del Gabbiani e di Pier Dandini, maggiormente deteriorati man mano che si scende verso il pavimento, fino al livello di massima fatiscenza e impossibilità di ripristinare lo splendore originale. In casi del genere, una soluzione (peraltro accreditata dalla Sovrintendenza dei Beni Architettonici) può essere quella di intervenire con una ricostruzione fedele "posticcia e reversibile ", su tela intonacata e incollata sugli affreschi originali, dei temi pittorici altrimenti perduti. La Galleria Aurora a Firenze è un esempio del genere.
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Giulio Clementi
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